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Io, Peppe & la Vallonia


Solo chi ama le moto ed i figli potrà capire.

Direte Voi che è scontato, ma il fatto è che le due cose devono coincidere, quindi quando il tuo figlio maschio preferito, l’altra è la mia figlia femmina preferita, ti organizza una giornata figlio-moto-figlio, non puoi chiedere di più.

Partiamo insieme con la Sua bellissima Yamaha 700 Tracer 7, direzione Braine-le-Château, pochi chilometri fuori Bruxelles-Monamur, concessionaria moto, dove mi aspettava sorniona, una bella Fantic 500, con un nome familiare, Caballero!

Un salto indietro di 50 anni precisi, quando noi picciutteddi, sbavavamo dietro le vetrine aspettando di fare 14 anni ed entrare in possesso di un sogno!

Subito in empatia con il ragazzo che mi consegna la motina e per farlo stare tranquillo, sfodero le mie foto con le mie moto, Guzzi, SWM BMW, lo vedo più rilassato e brummmm accendiamo ed è subito simpatia.

Si guida facile, pesa poco, è bassa abbastanza ma, per uno che di cavalli ne ha sempre avuto pochi, scalpita!

Sosta per fare bere la bambina, 12 litri, basteranno?

A voglia…per la cronaca ne ho lasciato mezza tanga!

3,2, 1 si parte verso l’Abbaye de Maredsous, su una strada con una serie di pieghe leggere ma divertenti!

La novità divertente è che anche se due moto diverse, siamo collegati da un interfono fantastico.

Certo i puristi, storceranno il naso perche in moto di va da soli con il solo suono della moto, ma quando ti capita di far chiacchera a 360 gradi, con tuo figlio senza nessuna interruzione? È così fu!

Sosta tecnica caffè-pipi, in un posto dove voglio tornare a mangiare, nonostante l’antipatia della signora!

Sono vestito a tipo palombaro, ma sto benissimo anche se un po' impacciato se vado a piedi, ma in moto è perfetto.

Da Palermo ci siamo portati il sole, sembra primavera! Niente pioggia ne freddo, ma neanche il caldo asfissiante che ci disidratati tutta l’estate e quindi, gas aperto verso il pranzo!

All’Abazia con tanto di mega birreria e ristorante, ci accolgono le “Pupe dei motociclisti”.

Pranzetto e birretta veloce e via verso l’infinito, esagero, no! Se giri intorno ad un punto, potrai continuare all’infinito!

Grandi paesaggi, belle strade, poche buche, casette deliziose, chiacchiere intime, gas, freni, saluti con gli altro “bambini in moto”, cervello in pausa, cuore leggero. Cambio di moto, ricambio di moto, mi piace soffrire, la Y è troppo comoda e non vibra.

Sguardo di intesa, la giostra ci è bastata, non facciamo fotterci dal buio, si torna alla base!

Consegno la bambina al padre del ragazzo di stamattina, pilota di regolarità in Italia ai sui tempi e di chiara origine sicula, ca’ va san dir.

Guida Peppe verso casa.

Stiamo in silenzio, il mio abbraccio all’antica sulla moto non ha bisogno di parole.

Che bella droga è la moto-figlio-moto!

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