Torneremo a volare,

ll tempo sembra si sia fermato, prigionieri senza aver commesso il crimine, guardiamo i gabbiani e il nostro sogno di sempre non sembra possa realizzarsi.

Forse non useremo le ali, ma torneremo a volare!

Siamo stati condannati in contumacia, qualcuno ha provato ad evadere, ma è stato preso pagando caro lo sbaglio.

È vero che la sofferenza è tanta e che ognuno di noi si è reinventato una vita più stretta.

Molti di noi sono stati fortunati, perché tutto sommato hanno avuto il “privilegio” di scegliere di restare in casa, di non uscire, di non fare turni massacranti in ospedale, di non andare di notte a pulire le strade, ai supermercati alla cassa, sotto i ponti al freddo e senza cibo.

Abbiamo avuto il “privilegio” di avere acqua, luce, gas, telefonini, skipe, whatsapp, netflix e chi più ne ha più ne metta.

Il futuro sarà diverso, ognuno di noi dovrà essere responsabile e i nostri confini saranno ben determinati e qui che dovremo dimostrare di essere cambiati, più rispetto per tutto e tutti.

Il video è un’esigenza di libertà.

Libertà senza confini, come è senza confini la musica, come è senza confine il volo di un gabbiano.

Li ho osservati in questi giorni di silenzio, volano da soli o in stormo, ma mai l’uno contro l’altro, per poi stare vicini l’uno all’altro senza paura.

Sarà tecnica, sarà sopravvivenza, sarà rispetto per la vita, ma difficilmente si scontreranno in volo perché sarebbe la fine.

Impariamo a volare liberi, ma senza scontrarci, affinché si possa tornare ad abbracciarci senza paura.